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I conti non tornano è ora di far pagare anche le mafie
07/10/2024 di Antonio Musmeci Catania
Giovedì 3 agosto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in un'intervista per il forum 'Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024' ha dichiarato "Non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l'articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. Stiamo per approvare una legge di bilancio che chiederà sacrifici a tutti".
QUANDO SARANNO RICHIESTI SACRIFICI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA?
È lecito chiedersi se questo governo abbia intenzione di chiedere sacrifici anche alla criminalità organizzata, il cui volume di affari è stimato in 40 miliardi di euro all'anno, pari ad oltre il 2% del Pil dell'Italia (21 Gennaio 2023 la CGIA di Mestre)
IL CASO SPECIFICO: SOSTANZE STUPEFACENTI E PROSTITUZIONE
Sebbene siano molte le fonti di reddito della criminalità organizzata ci concentriamo qui su quelle palesi, ovvero svolte alla luce del sole e sotto gli occhi di cittadini e forze dell'ordine, cioè spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione.
Spaccio di sostanze stupefacenti: Il mercato della droga è uno dei più lucrativi per le organizzazioni criminali. I profitti derivano da: produzione, traffico e vendita al dettaglio di sostanze illecite. Il valore di questo mercato varia a seconda del tipo di droga, della purezza e della regione geografica. Tra le sostanze maggiormente utilizzate a scopo ludico ricreativo troviamo la cannabis e i suoi derivati, facilmente accessibili in tutte le piazze d’Italia (Per approfondire leggi qui).
Sfruttamento della prostituzione: Il mercato della prostituzione è un altro settore molto redditizio per la criminalità organizzata. I guadagni provengono dallo sfruttamento delle persone coinvolte, dalla gestione di bordelli e dalla fornitura di servizi correlati. Nelle grandi e piccole città sono molte e note le strade a luci rosse (Per approfondire leggi qui).
LA REGOLAMENTAZIONE: UN'ILLUSIONE?
La regolamentazione delle attività illegali come la prostituzione e il traffico di stupefacenti è un tema molto dibattuto e controverso, tuttavia riportiamo a seguire alcuni argomenti a favore e altri contro.
ARGOMENTI A FAVORE:
● Maggiore controllo: Una regolamentazione potrebbe portare a un maggior controllo delle attività, consentendo di individuare e contrastare più efficacemente fenomeni come lo sfruttamento, la violenza e il riciclaggio di denaro sporco.
● Tutela della salute: Nel caso degli stupefacenti, una regolamentazione potrebbe prevedere controlli sulla qualità delle sostanze, riducendo i rischi per la salute dei consumatori.
● Maggiori entrate per lo Stato: La tassazione delle attività potrebbe generare entrate per lo Stato, da destinare a programmi di prevenzione, recupero e reinserimento sociale.
ARGOMENTI CONTRARI:
● Aumento del consumo: La legalizzazione potrebbe portare ad un aumento del consumo di sostanze stupefacenti e a una maggiore diffusione della prostituzione.
● Problemi sociali: Nonostante i controlli, la regolamentazione potrebbe non essere in grado di eliminare completamente i problemi sociali connessi a queste attività, come la dipendenza, la criminalità e lo sfruttamento.
● Valori etici: Per molti, la legalizzazione di attività considerate immorali è inaccettabile.
In conclusione, la regolamentazione non è una panacea ed è improbabile che elimini completamente i problemi legati alla criminalità organizzata ma sicuramente potrebbe portare a maggiori entrate per lo Stato. Solamente così saremo tutti chiamati a contribuire…..in base alla nostra capacità.